Domande frequenti

Risposte ai dubbi più comuni e alle tue curiosità

Sì, Capitan Caldaia si occupa di assistenza, manutenzione e installazione delle principali marche di caldaie e interviene su varie tipologie: caldaie a condensazione, caldaie a gas metano, gasolio, gpl, caldaie murali e caldaie a basamento, caldaie da esterno e caldaie da interno, caldaie a camera aperta e caldaie a camera stagna, caldaie a pompa di calore e caldaie a pellet, caldaie integrate a pannelli solari termici.

Puoi scegliere di cliccare qui e prenotare on line l’appuntamento oppure puoi utilizzare il servizio Rapid Sms. Ecco come funziona: invia un sms al numero 333 1193667 e scrivi “ASSISTENZA“. Capitan Caldaia ti risponderà immediatamente.

La temperatura ideale per essere funzionale deve essere compresa tra 45°C e 55°C. Se la temperatura impostata è inferiore, potresti non avvertire il giusto comfort sotto la doccia, mentre se è superiore avrai bisogno di miscelare l’acqua calda con l’acqua fredda, con conseguente spreco di energia e aumento dei consumi. Inoltre temperature troppo alte potrebbero favorire la formazione del calcare e l’occlusione delle tubature.

Sì. Il fenomeno è evidente nelle caldaie a condensazione e si manifesta in particolar modo in inverno con temperature esterne basse per effetto della condensazione dei fumi.

Il livello di pressione ideale deve aggirarsi tra 1 e 1,5 bar. Se si nota un valore diverso al di fuori di questo range è importante correre ai ripari e provvedere a regolare la pressione per evitare inconvenienti e futuri disagi. È buona norma effettuare questo tipo di verifica almeno una volta al mese monitorando il manometro analogico o il display digitale della caldaia, ovviamente con la caldaia fredda.

Se la pressione è troppo alta, fai sfiatare il radiatore aprendo l’apposita valvola fino a raggiungere la pressione corretta. Se invece la pressione è bassa, aziona la valvola di riempimento posta sotto la caldaia stessa (un piccolo rubinetto di carico che, quando azionato, immette acqua nel circuito, provocando di conseguenza l’incremento della pressione). Se in entrambi i casi il problema persiste, contatta comunque un tecnico specializzato perché potrebbe essere sintomo di anomalie e guasti più gravi.

Tra i rischi peggiori di una cattiva manutenzione, ci sono incendi, scoppi, intossicazioni da monossido di carbonio che possono essere pericolosi oltre che potenzialmente letali.

Secondo la normativa vigente, per evitare la formazione di monossido di carbonio (CO), gas incolore e inodore che può provocare la morte in pochi secondi, è importante garantire un’adeguata ventilazione negli ambienti in cui sono installati gli apparecchi a camera aperta, effettuare una scrupolosa pulizia periodica del bruciatore e far verificare il tiraggio delle canne fumarie secondo le tempistiche previste dalla normativa.

Probabilmente la causa è dovuta alla formazione di calcare che ostruisce il passaggio dell’acqua. Per combattere il problema alcune soluzioni possibili sono l’installazione di filtri anticalcare per trattenere impurità e particelle solide, l’utilizzo di dosatori di polifosfato per proteggere tubature, guaine, valvole e tutti i componenti della caldaia, il ricorso ad un addolcitore per allungare la vita della caldaia. Bisogna anche valutare se sostituire i filtri dei rubinetti o lo scambiatore di acqua sanitaria in caso di eccessiva occlusione.

 

La manutenzione ordinaria spetta all’occupante della unità immobiliare. Dunque sono a carico dell’inquilino le spese di manutenzione programmata, pulizia e controllo fumi.
Spettano invece al proprietario le spese di sostituzione totale o parziale della caldaia nel caso in cui la rottura sia dovuta a vetustà o caso fortuito e comunque indipendente da responsabilità dell’inquilino.

Sì, chi sostituisce la vecchia caldaia con impianto di nuova generazione ad alta efficienza energetica può usufruire di importanti agevolazioni fiscali. Ovviamente è necessario scegliere una caldaia di classe A o superiore e sarà possibile accedere allo sconto in fattura o richiedere lo sgravio fiscale nella misura del 50% o del 65% con la possibilità di usufruire del Superbonus 110% per i lavori che consentono di migliorare l’efficienza dell’immobile di almeno due classi energetiche.

È bene chiamare subito Capitan Caldaia e comunicare il codice che appare sul display delle caldaie più moderne. In questo modo faciliterai l’intervento che sarà immediato e risolutivo.

Se la caldaia si blocca, a volte basta premere il tasto reset o spegnerla e riaccenderla per risolvere il problema. Ma se tale anomalia si verifica frequentemente, è il caso di effettuare una pulizia accurata prenotando la manutenzione da Capitan Caldaia.

 

La dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola d’arte, detta anche DiCo, è la certificazione che in caso di installazione o sostituzione della caldaia dovrà essere rilasciata dall’installatore per attestare la conformità agli obblighi di legge e alle norme tecniche di riferimento vigenti. Ogni impianto realizzato deve essere dotato di tale documento che può essere rilasciato SOLO da imprese abilitate ai sensi del D.M. 37/08 (norme per la sicurezza degli impianti), in possesso di specifici requisiti tecnico-professionali ed iscritte presso i Registri della Camera di Commercio, proprio come Capitan Caldaia.

 

La manutenzione ordinaria va eseguita secondo i tempi stabiliti dall’installatore dell’impianto o dal costruttore del generatore di calore (come indicato sul libretto d’uso e manutenzione fornito dalla casa costruttrice della caldaia). Generalmente viene effettuata annualmente.

Oltre al danno, la beffa: in caso di controlli da parte degli enti preposti si rischia una sanzione che parte da 500 euro e arriva fino a 3.000. Inoltre non effettuando la pulizia programmata si dovrà fare i conti anche con un apparecchio meno efficiente e poco sicuro.

Il libretto di impianto termico è il documento obbligatorio che il tecnico autorizzato compila e rilascia al momento del controllo. È obbligatorio e in caso di smarrimento è necessario chiamare il tecnico abilitato per farsene rilasciare uno nuovo, che comunque non sarà un duplicato. Pertanto il nuovo libretto non coprirà gli anni precedenti e non potrà attestarne le precedenti revisioni.

Il controllo dell’efficienza energetica (meglio noto come controllo o analisi fumi) consiste nell’esame dei fumi della caldaia, più precisamente nell’analisi della combustione per verificarne il rendimento, la concentrazione di ossido di carbonio (CO) e l’indice di fumosità. È obbligatorio per legge, pena sanzioni che vanno dai 500 ai 3000 euro.

Le scadenze per controllo dei fumi variano a seconda della tipologia di impianto:

  • Impianto termico a combustibile liquido o solido (gasolio, pellet, legna) con potenza inferiore o uguale a 100 kW: ogni 2 anni;
  • Impianto a gas metano o GPL con potenza inferiore o uguale a 100 kW: ogni 4 anni;
  • Impianto termico a combustibile liquido o solido (gasolio, pellet, legna) con potenza superiore a 100 kW: generalmente ogni anno;
  • Impianto a gas metano o GPL con potenza superiore a 100 kW: ogni 2 anni.

 

È un adesivo che va apposto sul certificato dei controlli di efficienza energetica e ne attesta la corretta esecuzione a norma di legge. Il bollino è composto da due parti, riporta un codice numerico univoco ed è di diverso colore a seconda della potenza dell’impianto. Con il meccanismo del “bollino”, i contributi previsti dalla legge vengono versati direttamente da Capitan Caldaia per conto tuo e non dovrai preoccuparti di multe e sanzioni.

LA GUIDA PRATICA DI CAPITAN CALDAIA

Se vuoi conoscere altri consigli e curiosità, scarica il report

“10 regole da seguire per una caldaia senza problemi”

La guida pratica di Capitan Caldaia ti aiuterà a migliorare sicurezza, efficienza e prestazioni delle caldaie risparmiando sui consumi.

Richiedi ASSISTENZA immediata

Capitan Caldaia si prenderà cura della caldaia rispettando le tempistiche di intervento e risolvendo qualsiasi problema con precisione e professionalità.